Gli uomini si orientano con l’ippocampo

Uscire da un labirinto è un’impresa che riesce meglio agli uomini che alle donne. È questa la recente scoperta di alcuni ricercatori dell’Università di Ulm, in Germania. Gli scienziati hanno esaminato i cervelli di 12 uomini e 12 donne mentre cercavano di orientarsi in un labirinto virtuale. Impegnati nella ricerca di un posto specifico all’interno di in una città sconosciuta, gli uomini ci sono riusciti in circa due minuti e 22 secondi, mentre le donne in più di tre minuti. La chiave del successo maschile è nell’ippocampo, la struttura a forma di banana posta in fondo al cervello e indispensabile per l’orientamento. Dall’esperimento emerge, infatti, che mentre gli uomini hanno usato tutto l’ippocampo per trovare l’uscita, le donne ne hanno utilizzato solo la parte sinistra insieme alla corteccia prefrontale destra. L’uso di parti diverse del cervello risponderebbe alla capacità delle donne di orientarsi grazie a segnalazioni vocali – per esempio “girare a destra al primo semaforo” – e a quella degli uomini di usare indicazioni geometriche come quelle che si trovano nelle mappe e nelle cartine geografiche. Resta comunque ancora da capire se queste differenze vengano apprese e siano biologicamente programmate. (r.p.)

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