“Un portapillole in una compressa”, la definiscono i suoi creatori: una capsula a compartimenti, che rilascia gradualmente una dose settimanale di farmaci per l’hiv in una sola somministrazione. La nuova pillola tecnologica sviluppata nei laboratori del Mit e del Brigham and Women’s Hospital, insomma, potrebbe rendere la vita più facile ai pazienti che oggi devono seguire un rigido piano terapeutico giornaliero per combattere il virus. Ma ci sarebbero anche dei vantaggi per le terapie preventive per persone a rischio di contagio, la cui efficacia potrebbe migliorare fino al 20%.
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