Categorie: Ambiente

I nidi magnetici delle tartarughe marine

Le tartarughe marine viaggiano anche migliaia di chilometri per tornare a deporre le uova sulla stessa spiaggia in cui sono nate. Ma come fanno a ritrovare il loro esatto luogo di nascita? La risposta arriva oggi da uno studio della University of North Carolina, Chapel Hill, pubblicato sulla rivista Current Biology, che dimostra come questi rettili marini siano in grado di memorizzare le caratteristiche del campo magnetico della loro spiaggia natale, e le utilizzino per ritrovare la strada in età adulta.

Quello che si sapeva per certo fino ad oggi è che le tartarughe marine utilizzano il campo magnetico terrestre per orientarsi durante i loro spostamenti per mare. Come raccontano gli autori del nuovo studio, non era chiaro però se i campi magnetici guidassero anche il riconoscimento della spiaggia su cui tornare a deporre le uova. L’ipotesi dei ricercatori americani era che diverse specie di animali, come le tartarughe marine e i salmoni, fossero in grado di imprimere nella memoria le caratteristiche del campo magnetico del loro luogo d’origine, e utilizzarle in età adulta per tornarvi.

Per dimostrare questa ipotesi, i ricercatori hanno deciso di analizzare i cambiamenti avvenuti nel tempo nei luoghi di nidificazione delle tartarughe. “Abbiamo pensato che se le tartarughe utilizzano i campi magnetici per rintracciare la loro spiaggia d’origine, i cambiamenti naturali che interessano il campo magnetico terrestre dovrebbero spostare progressivamente i luoghi dove nidificano”, spiega J. Roger Brothers, ricercatore della University of North Carolina, Chapel Hill che ha coordinato lo studio.

I ricercatori hanno analizzato un database che conteneva le coordinate dei luoghi di nidificazione scelti in un periodo di 19 anni dalle tartarughe della specie Caretta Caretta lungo le coste della Florida. In questo modo hanno dimostrato l’esistenza di una correlazione tra la distribuzione dei nidi di questi animali e i cambiamenti avvenuti nel campo magnetico terrestre.

Quello che resta da scoprire è come facciano le tartarughe a percepire con tanta precisione i campi magnetici. L’opinione più diffusa è che nel loro cervello siano presenti delle minuscole particelle magnetiche che vengono influenzate dal campo magnetico del nostro pianeta, ma ad oggi non esiste nessuna conferma empirica di questa ipotesi. Perché le tartarughe tornino alla loro spiaggia natia per deporre le uova invece sembra più chiaro. “L’unico modo in cui una femmina di tartaruga può essere sicura di deporre le uova in un posto favorevole per la schiusa è di deporle nella stessa spiaggia in cui è nata”, spiega Brothers. “La logica delle tartarughe marine sembra essere: se ha funzionato per me, dovrebbe funzionare anche per i miei cuccioli”.

Riferimenti: Current Biology DOI: http://dx.doi.org/10.1016/j.cub.2014.12.035

Credits immagine: via Pixabay

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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