E’ il segnale più remoto giunto sulla Terra dalle profondità dell’Universo. Proviene da un gamma-ray burst, ovvero da una violentissima esplosione con conseguente emissione di raggi gamma le cui origini precise sono ancora sconosciute. Il segnale è stato captato lo scorso 31 gennaio dagli osservatori dell’Eso (European Southern Observatory) di La Silla e Paranal, in Cile. E ora i dati raccolti hanno permesso di misurare la distanza a cui è avvenuta l’esplosione, che per intensità supererebbe di 1000 miliardi quella del Sole e di mille quella di una supernova. I ricercatori europei hanno stabilito che il segnale, costituito appunto da raggi gamma, sarebbe stato emesso quando l’universo aveva meno di 1,5 miliardi di anni, pari al 10 per cento della sua età attuale. Quindi, viaggiando alla velocità della luce di 300 mila chilometri al secondo, sarebbe infine arrivato sulla Terra lo scorso gennaio dopo un viaggio di oltre 11 miliardi di anni. (ma.gia.)
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