I mozziconi di sigaretta mettono a rischio le piante

mozziconi
(Foto via Pixabay)

Sono tra i rifiuti di origine umana più comuni sul pianeta. Impiegano anni a dissolversi nell’ambiente e non senza conseguenze. A stimare l’impatto ambientale dei mozziconi di sigarette, sulle piante, è oggi uno studio pubblicato su Ecotoxicology and Environmental Safety. Il risultato? I mozziconi di sigaretta impediscono alle piante di svilupparsi, riducendo la massa delle radici e i germogli.

L’effetto dei filtri di sigarette sulle piante

I filtri di sigaretta sono costituiti per lo più da acetato di cellulosa, una forma di bioplastica. Dopo aver fumato quel che resta intrappolati nel filtro sono sia sostanze chimiche derivate dalla combustione che resti di tabacco non fumato. Per capire come e in che modo filtri e sigarette potessero impattare sul suolo e sulla crescita delle piante, i ricercatori hanno testato l’effetto prodotto da filtri di sigarette fumate, non fumate o fumate con resti di tabacco sulla crescita di due piante, il loglio (Lolium perenne, una graminacea) e il trifoglio bianco (Trifolium repens).

“Queste piante sono colture importanti per il bestiame e si trovano comunemente negli spazi verdi urbani”, ha commentato Dannielle Green della Anglia Ruskin University, a capo dello studio. “Queste piante contribuiscono alla ricchezza della biodiversità, anche nei parchi cittadini, e da un punto di vista ecologico il trifoglio bianco è importante anche per gli impollinatori e la fissazione dell’azoto”. Per esser certi che gli effetti osservati fossero imputabili ai mozziconi e non all’effetto meccanico dei filtri stessi, gli scienziati hano utilizzato dei piccoli pezzetti di legno paragonabili per forma e grandezza come controllo.

I filtri delle sigaretti riducono il numero e la grandezza dei germolgi di alcune piante. A testimonianza degli effetti dannosi sull'ambiente
(Foto: Jaime Da Silva Carvalho, Anglia Ruskin University (ARU)

Piante più piccole con i mozziconi di sigaretta

Dopo tre settimane di coltivazione i ricercatori hanno misurato l’effetto dei mozziconi sulel capacità di crescita delle piante. E hanno così osservato che per il loglio la germinazione diminuiva del 10% in presenza di mozziconi, e la parte emersa della pianta si riduceva del 13%, così come anche la quota di clorofilla b (-18%). Nel caso del trifoglio i mozziconi riducevano la germinazione e la lunghezza dei gambi rispettivamente del 27% e del 28%. In questo caso inoltre, a differenza del loglio dove non si sono osservati cambiamenti, i mozziconi riducevano la biomassa delle radici di oltre la metà, ma i livelli di clorofilla b non semrbavano variare, anzi aumentavano del 10% circa quelli delle clorofilla a.

Risultati simili si avevano anche per i mozziconi delle sigarette non fumate, a identificare un ruolo diretto svolto dal filtro, spiegano gli scienziati. “Crediamo che sia la compisizione chimica del filtro a causare danno alle piante”, ha commentato in proposito Bas Boots della Anglia Ruskin University, tra gli autori del paper. Quindi acetato di cellulosa e additivi come i plastificanti. “Gettare i mozziconi sembra essere una forma di inquinamento socialmente accettata, riprende Green, “vogliamo far crescere la consapevolezza però che i filtri non scompaiono e anzi possono causare seri danni all’ambiente”. Forse socialmente accettata ma vietata per legge dal 2016.

Riferimenti: Ecotoxicology and Environmental Safety

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