I raggi X ne studiano il respiro

Un gruppo di ricercatori statunitensi ha analizzato l’apparato respiratorio degli insetti con una sofisticata tecnica a raggi X. Scoprendo che molte specie possono respirare in un modo finora insospettato. In uno studio pubblicato su Science, i fisici dell’Argonne National Laboratory di Chicago, guidati da Wah-Keat Lee, e gli zoologi del Field Museum della stessa città, coordinati da Mark Westneat, spiegano di aver applicato per la prima volta un acceleratore di particelle ad alta energia nello studio di esseri viventi. I manuali di biologia insegnano che gli insetti respirano grazie a un sistema di tubuli, chiamati trachee, che permettono lo scambio di ossigeno. Ma i nuovi risultati indicano che, in un certo numero di specie, la respirazione può aver luogo attraverso un meccanismo analogo alla ventilazione polmonare dei mammiferi. Sono stati infatti osservati diversi insetti far espandere e contrarre i propri tubuli, in modo simile a ciò che avviene nei polmoni dell’uomo. La contrazione delle trachee, in particolare, può espellere fino al 50 per cento del volume d’aria alla volta. Il tutto è stato filmato in tempo reale con le immagini prodotte dai raggi X emessi da un potente sincrotrone, un miliardo di volte più intensi di quelli normalmente usati nella radiodiagnostica tradizionale. “Questa tecnica può essere usata su qualsiasi essere vivente che abbia un organo di non più di un centimetro”, ha commentato Westneat, sottolineando anche che i nuovi video a raggi X potranno avere importanti applicazioni in medicina e nella robotica. (f.to.)

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