Il giro in un giorno

Sono stati scoperti finora più di 200 pianeti che orbitano molto vicino alle proprie stelle ma Kailash Sahu e i suoi colleghi dello Space Telescope Science Institute di Baltimora affermano ora di aver individuato una nuova classe di pianeti, caratterizzati da “ultra-short-period” (periodo di rivoluzione ultra-corto). La ricerca, pubblicata su Nature di questa settimana, rivela infatti l’esistenza di satelliti che impiegano meno di un giorno per completare la rotazione. Gli astronomi, tra cui figurano anche studiosi italiani dell’Inaf di Padova, hanno usato l’Advanced Camera for Survey (ACS) del telescopio spaziale Hubble per riprendere i pianeti in un debole e affollato campo di stelle intorno al nucleo galattico. Il gruppo ha individuato in alcune stelle le caratteristiche variazioni di luminosità che sono il segnale di un temporaneo oscuramento a causa di un pianeta orbitante; l’effetto Doppler osservato sullo spettro delle stelle stesse ha in seguito confermato l’ipotesi iniziale. Cinque pianeti in particolare, più o meno della grandezza di Giove, presentano il più breve periodo di rivoluzione mai osservato, inferiore ad un giorno. Questi corpi, che ruotano intorno a stelle decisamente più luminose del nostro Sole, entrerebbero in ebollizione fino ad essere distrutti se si avvicinassero a stelle ancor più pesanti e più luminose. (m.r.)

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