La febbre di Dengue, una delle più temibili malattie che colpiscono il sud est asiatico, potrebbe essere sconfitta da minuscoli crostacei. E’ il sorprendente risultato di un programma studiato dall’australiano Brian Kay, del Qeensland Institute of Medical Research, in collaborazione con il Ministero della Salute vietnamita, i cui risultati sono riportati da The Lancet. L’idea è semplice e consiste nel tenere sotto controllo la riproduzione della zanzara che trasmette il virus di Dengue introducendo nei serbatoi e nei pozzi d’acqua minuscoli crostacei, del genere Mesocyclops, che si nutrono delle larve. Dal 2001 ad oggi il programma ha coinvolto 37 comuni del Vietnam del nord: in 32 di essi la zanzara Aedes agypti è stata completamente eliminata e in nessun comune sono stati riportati casi della malattia. Questo grazie al contributo della popolazione locale che ha collaborato alla raccolta dei crostacei. Tuttavia alcuni epidemiolgi sottolineano la difficoltà di applicare lo stesso metodo in zone molto urbanizzate, dove è più difficile evitare l’uso di piccoli contenitori per la raccolta dell’acqua, in cui le larve possono trovare posto. Un altro fattore che potrebbe rivelarsi limitante è che i crostacei in questione sono ospiti intermedi per un verme parassita infettivo per l’uomo. Tuttavia questo problema riguarda principalmente i paesi dell’Africa, fino ad oggi non colpiti dalla cosiddetta “febbre rompiossa”. (a.m.)
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