Per fare un giro su se stessa la Luna impiega lo stesso tempo che ci mette a fare un giro intorno alla Terra, motivo per cui ci mostra sempre la stessa faccia. L’altra, quella che tiene nascosta (un po’ meno della metà) la chiamiamo faccia oscura, non perché non sia illuminata dal Sole ma solo perché è a noi oscura. Ma come è fatta? Qualcosa abbiamo cominciato a scoprirlo con l’arrivo delle prime missioni lunari (era il 1959 quando il satellite sovietivo Luna 3 ce la mostrava per la prima volta) e oggi ne sappiamo qualcosa di più grazie a un video appena rilasciato dalla Nasa.
Il video è il frutto del lavoro di cinque anni di mappatura del nostro satellite realizzato dal Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa lanciato nel giugno del 2009. “Proprio come il lato che vediamo [near side, nda], la faccia nascosta delle Luna passa attraverso un ciclo completo di fasi”, spiegano dall’Agenzia spaziale americana: “Ma qui il suolo lunare è molto diverso. Non ci sono le grandi macchie scure, i soddetti mari lunari, che compongono il familiare Man in the moon [le immagini umane che per pareidolia si sembra di riconoscere sulla superficie lunare, nda] sulla faccia visibile della Luna. Al contrario qui vediamo crateri di tutte le dimensioni. Il lato opposto è anche sede di una dei più grandi e antichi crateri da impatto nel sistema solare, il bacino Polo Sud-Aitken, visibile qui come una macchia leggermente più scura che copre la parte inferiore del disco”.
Via: Wired.it
Credits immagine: NASA/Goddard/Arizona State University
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