Categorie: AmbienteVita

Il Pangolino del Paleocene

Trent’anni nascosto in qualche magazzino in Russia, e insieme a lui il segreto degli Ernanodonti, mammiferi primordiali vissuti in Asia 57 milioni di anni fa. E chissà quanto a lungo sarebbe rimasto nell’ombra questo fossile di Ernanodon antelios scoperto nel 1979 da un team di paleontologi russi, nel sito di Naran Bulak in Mongolia, se un gruppo di ricercatori guidati da Peter Kondrashov della A.T. Still University non lo avesse recuperato e studiato. Il risultato del loro lavoro, che assegna a questo mammifero il ruolo di progenitore del pangolino è pubblicato sul Journal of Vertebrate Paleontology.

L’unico esemplare di Ernanodon antelios studiato fino a oggi era stato ritrovato in Cina, ma era talmente incompleto da lasciare aperte molte domande riguardo il suo habitat, il suo aspetto e le sue relazioni evolutive. Il “nuovo” fossile, invece, conserva gran parte delle ossa delle zampe anteriori e posteriori e della spina dorsale, molte delle quali erano assenti nell’esemplare precedente.

“Solo una manciata di mammiferi asiatici del Paleocene hanno lasciato traccia del loro scheletro post-craniale”, spiega Kondrashov, “il che fa di questo Ernanodonte una fonte unica, di cui possiamo studiare abitudini, habitat e relazioni evolutive”. Comparando lo scheletro fossile con quello di mammiferi moderni, i ricercatori sono riusciti ad appurare che questo animale era altamente specializzato per scavare la terra, probabilmente per cercare cibo o per trovare rifugio.

Le forti zampe anteriori, i lunghi artigli e la dentatura molto elementare dell’Ernanodon antelios ritrovato precedentemente avevano creato molti dubbi riguardo le sue relazioni evolutive con i mammiferi moderni. Alcuni paleontologi ritenevano infatti che fosse imparentato con i moderni armadilli e formichieri, ipotesi che prevedeva che fosse avvenuto un consistente scambio di fauna tra l’Europa ed il Sud America durante il Neogene. Tante erano le incertezze e le teorie che alcuni studiosi avevano anche insinuato che il fossile fosse un falso.

Ora tutti i dubbi sembrano essere stati fugati: lo studio dell’esemplare di Naran Burak ha permesso di appurare, infatti, che l’ernanodonte è imparentato più strettamente con il moderno pangolino, o formichiere squamoso, mammifero presente in Africa ed Asia, piuttosto che con armadilli e formichieri. Tuttavia rappresenta una ramificazione estremamente antica dell’albero genealogico di questa specie.

“Poche specie di mammiferi fossili presentavano nel mondo scientifico tante controversie come l’ernanodonte”, conclude Kondrashov, “e siamo soddisfatti che il nostro lavoro sul nuovo scheletro abbia contribuito a risolverle”.

Riferimenti: Journal of Vertebrate Paleontology DOI:10.1080/02724634.2012.694319

Credit immagine a Peter Kondrashov

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

54 minuti fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

3 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

6 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più