Il prisma che rende invisibile il gatto

    È l’ultima arrivata tra le invenzioni che simulano l’invisibilità. Quella concettualmente più semplice, ma comunque di grande effetto per l’osservatore. La “scatola dell’invisibilità” è stata progettata dai ricercatori della Zhejiang University di Hangzhou, in Cina ed è basata su un sistema di prismi fabbricati con vetro ottico di alta qualità grazie ai quali il contenuto della scatola scompare, permettendo di vedere comunque lo sfondo la cui luce raggiunge l’osservatore dopo essere stata “piegata” dal prisma.

    Hongsheng Chen e la sua équipe hanno diffuso due video (visibili qui) per descrivere la “magia”: nel primo, girato usando un prisma a otto lati con una cavità al centro, si vede un gatto scomparire per metà saltando all’interno dell’oggetto. Nel secondo, più evoluto, i ricercatori hanno installato un altro prisma esagonale ma di dimensioni maggiori all’interno di un piccolo acquario. In questo caso, un pesce rosso scompare nuotando attraverso l’esagono, mentre lo sfondo rimane perfettamente visibile e senza distorsioni.

    Si tratta comunque di un sistema imperfetto, in quanto l’illusione è possibile solo se l’osservatore si trova esattamente di fronte al prisma. Se ci si discosta anche di soli pochi centimetri, il trucco viene svelato e l’immagine appare come è nella realtà. La soluzione ottica applicata dal team di Chen ha cercato di replicare quanto altri laboratori hanno tentato con i cosiddetti metamateriali, che hanno proprietà elettromagnetiche assolutamente peculiari. Si tratta elementi sintetici che devono le proprie caratteristiche alla geometria molecolare che li compone. In ogni caso, realizzare un metamateriale che funzioni alla perfezione con le frequenze della luce visibile è molto difficile: ecco perché un vero “mantello dell’invisibilità” sembra praticamente impossibile da realizzare.

    Altri laboratori, come quello della Nanyang Technological University di Singapore o dell’Imperial College di Londra, stanno cercando di ottenere il meglio dalle due tecnologie usando, ad esempio, cristalli di calcite che sono molto trasparenti e che hanno la capacità di propagare la luce incidente in più direzioni diverse.
    Al momento, le tecnologie disponibili fanno ipotizzare la produzione di oggetti capaci di nasconderne altri ma restando comunque visibili, utili probabilmente negli ambiti di sorveglianza e sicurezza. La ricerca in questo campo sarà finalizzata alla scoperta di materiali in grado di operare nascondendo la porzione più ampia possibile dello spettro della luce visibile.

    Credits immagine: renedepaula/Flickr

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