Il sangue svela l’età dell’assassino

É possibile stabilire l’età di una persona, con uno scarto di circa 10 anni, analizzando una sola goccia di sangue. I ricercatori dell’Erasmus University Medical Centre di Rotterdam (Paesi Bassi) hanno messo a punto una nuova tecnica per stabilire l’età del sangue che si basa su particolari caratteristiche delle cellule T del sistema immunitario.

Secondo lo studio, pubblicato su Current Biology, quando queste cellule si sviluppano tagliano parte del proprio Dna e lo uniscono in diverse combinazione creando specifici recettori di superficie. Il Dna rimanente forma un cerchio che è inutile alla cellula. Il numero di cerchi diminuisce con l’età perché il corpo produce sempre meno nuove cellule T man mano che invecchia. “I ricercatori possono stabilire facilmente quanti siano i cerchi nel sangue”, sostiene Manfred Kayser, biologo molecolare forense e autore dello studio.

Nel laboratorio olandese sono stati analizzati i campioni di sangue di 195 persone di età diversa, da pochi mesi a 80 anni. L’esame dei campioni è stato condotto utilizzando Dna fluorescente, concepito per legarsi ai frammenti di cellula T in eccesso, che ha permesso di individuare i frammenti in poche ore. I ricercatori hanno scoperto una correlazione tra il numero di frammenti di Dna presenti in ogni cellula T e il numero di anni di vita, tale da stabilire l’età della persona, con uno scarto di circa  nove anni in più o in meno.

Inoltre il test messo a punto dal team di Kayser è ancora affidabile sul sangue raccolto un anno e mezzo prima. Ciò significa che potrebbe essere usato per risolvere vecchi casi rimasti senza soluzione. I ricercatori lavoreranno ora per rendere il test più accurato e per combinarlo con l’analisi di altri biomarker dell’età che stanno mettendo a punto.

Riferimenti: Current Biology doi:10.1016/j.cub.2010.10.022

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