Oltre che la più infuocata degli ultimi anni, l’estate 2003 è stata anche la più inquinata dell’ultimo decennio. A rivelarlo è l’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) che ha reso noto come, l’estate scorsa, in 23 paesi europei su 31, sono stati raggiunti al suolo livelli record d’inquinamento da ozono, i più alti che si siano mai registrati negli ultimi nove anni. Secondo l’Eea, in 15 paesi, è stato addirittura superato il limite di 360 microgrammi di ozono per metro cubo; un valore preoccupante dal momento che già al raggiungimento della soglia media di 180 microgrammi di ozono per un metro cubo, i governi dell’Ue sono tenuti ad avvertire l’opinione pubblica. Dati che obbligano i paesi europei, in conformità con le norme comunitarie, ad adottare misure cautelative. Tuttavia risultano drasticamente calati nell’Europa occidentale i livelli complessivi di emissione di ossido di carbonio e di gas esausti che, combinandosi, formano l’ozono. Fra il 1990 e il 2000 si sono ridotti del 30 per cento nei paesi dell’Ue e dovrebbero calare di un ulteriore 30 per cento entro il 2010. Nonostante ciò l’Eea avverte che quando fa molto caldo e in assenza di nuvole e vento il rischio di un innalzamento dell’inquinamento da ozono diventa molto più probabile, soprattutto “in previsione di future estati con temperature al di sopra della media”. (r.m.)