Salute

È possibile invertire gli effetti dell’invecchiamento?

È possibile riuscire a far regredire gli effetti dell’invecchiamento come rughe e perdita di capelli? Secondo uno studio pubblicato su Nature sarebbe possibile, perlomeno nei topi utilizzati nell’esperimento condotto dai ricercatori della University of Alabama a Birmingham. “Per quanto ne sappiamo, questi risultati non hanno precedenti”, ha commentato Kevin Singh, autore principale dello studio.

Durante la ricerca, il team ha aggiunto una mutazione nel genoma degli animali, inducendo una disfunzione mitocondriale che, in poche settimane, li portava a sviluppare rughe, ingrigimento e perdita del pelo, letargia e movimenti rallentati, tutti segni caratteristici dell’avanzamento dell’età. Per riuscirci, i ricercatori hanno aggiunto alla dieta dei topi un antibiotico chiamato doxyciclina, un farmaco che in questo ceppo di topi transgenici è in grado di disattivare un enzima necessario per il funzionamento dei mitocondri, organelli cellulari responsabili della produzione di energia chimica necessaria per mantenere in vita le cellule.

(Foto: University of Alabama)

Smettendo di somministrare la doxyciclina i mitocondri hanno ripreso a funzionare normalmente, e i ricercatori hanno osservato una regressione delle rughe e la ricrescita del pelo, che in poche settimane ha reso i topi indistinguibili da altri esemplari della stessa età.

Anche negli esseri umani, ildeclino delle funzioni mitocondriali è solitamente associato all’invecchiamento, e tali disfunzioni possono essere associate a disturbi cardiovascolari, neurologici, diabete e cancro. Secondo i ricercatori, quindi, i risultati ottenuti e il modello sviluppato potranno aiutare a creare medicinali in grado di aumentare le funzioni mitocondriali e rallentare l’invecchiamento della pelle, la perdita dei capelli e lo sviluppo di patologie associate all’invecchiamento in cui i mitocondri svolgono un ruolo importante.

Riferimenti: Nature

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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