Iter ai nastri di partenza

Parte Iter, International Thermonuclear Experimental Reactor (reattore sperimentale termonucleare internazionale), progetto internazionale che ha l’obiettivo di produrre energia da fusione.

I ministri di Unione Europea, Stati Uniti, Russia, Cina, India, Giappone e Corea, paesi che partecipano al progetto, hanno firmato a Parigi l’accordo internazionale che porterà, a partire dal 2007, alla realizzazione del grande reattore a fusione nucleare. Si tratta di una cooperazione internazionale senza precedenti.

L’impianto a fusione termonucleare controllata sarà realizzato nel sud della Francia, a Cadarache, ed sarà basato su una configurazione detta “tokamak”, in cui intensi campi magnetici confinano un plasma che dovrebbe produrre più energia di fusione di quella consumata. Iter avrà le stesse dimensioni di una comune centrale elettrica e produrrà circa 500 MW di potenza, utilizzando pochi grammi di combustibile.

Il tempo previsto per la realizzazione del reattore è di 10 anni, per un costo di 5 miliardi di euro. Coinvolti nell’attività di progettazione anche tre enti italiani: l’Enea, il Cnr e l’Infn. (f.i.)

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