Se la campanella a scuola suona troppo presto

Gli adolescenti di tutto il mondo lo ripetono da sempre, ma ora anche la scienza concorda: le lezioni scolastiche cominciano troppo presto la mattina. Una ricerca, svolta presso il National Jewish Health di Denver, ha dimostrato che la maggior parte dei ragazzi che frequenta una scuola dorme un numero di ore insufficiente. Secondo i ricercatori, le ricadute in termini di prestazioni scolastiche, tono dell’umore e condizioni di salute, suggeriscono di posticipare l’orario delle lezioni.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Behavioral Sleep Medicine, ha indagato le caratteristiche del sonno di 162 ragazzi che studiano da casa e di 245 ragazzi che frequentano scuole pubbliche o private. Dal sondaggio è emerso che quest’ultimi dormono mediamente 4 ore in meno a settimana rispetto ai loro compagni casalinghi, con ricadute sulle prestazioni scolastiche e il tono dell’umore. L’inizio anticipato delle lezioni (mediamente alle 8) e la necessità di prendere mezzi di trasporto, costringono la maggior parte di loro a svegliarsi molto presto la mattina. Ne deriva che il 75,5% degli studenti che frequentano scuole pubbliche o private dorme un numero non ottimale di ore per notte, mentre il 45,5% ha un sonno medio che dura meno di 7 ore.

“Le ore di sonno perso si accumulano”, sostiene Lisa Meltzer, psicologa del sonno che ha condotto lo studio. “Le capacità di apprendimento e di concentrazione subiscono una riduzione se non si dorme abbastanza. Ma soprattutto, la mancanza di sonno ha effetti sull’umore dei ragazzi e sulle loro abilità di guida”.

Qualcuno potrebbe pensare che la soluzione sia mandare i ragazzi a letto prima la sera. Tuttavia, la situazione, secondo Meltzer, è un po’ più complessa. Il picco dei livelli di melatonina, uno degli ormoni che regolano il sonno, subisce uno spostamento di circa due ore durante la pubertà. Così, anche volendo andare a dormire presto, gli adolescenti devono combattere contro i cambiamenti fisiologici che avvengono nel loro corpo. La soluzione quindi, secondo gli autori della ricerca, non può che essere il posticipo dell’inizio delle lezioni.

“Le scuole pubbliche e private che hanno modificato l’orario scolastico,” conclude la psicologa, “hanno ottenuto risultati positivi. Gli studenti arrivano meno spesso in ritardo e il numero di diplomi è cresciuto in modo significativo”.

La soluzione al deficit di sonno degli adolescenti sembra quindi già disponibile, bisogna solo implementarla. Di sicuro i ragazzi di tutto il mondo saranno d’accordo. Nel frattempo, secondo Meltzer, è possibile prendere alcuni accorgimenti per prolungare le notti degli studenti e far sì che dormano meglio: vietare l’utilizzo di qualsiasi tipo di schermo elettronico nei 30-60 minuti prima di andare a letto e cercare di farli addormentare e svegliare più o meno alle stesse ore ogni giorno.

Riferimenti: Behavioral Sleep Medicine  DOI:10.1080/15402002.2014.963584

Credits immagine:faungg’s photos/Flickr CC

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