La dieta vincente dell’Homo sapiens

L’uomo moderno ha avuto la meglio sull’uomo di Neanderthal perché aveva una dieta più diversificata. È questa la tesi sostenuta da alcuni ricercatori delle università inglesi e americane di Bradford, Oxford, Arizona e Washington e pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. L’équipe guidata da Michael Richards dell’Università di Bradford ha raccolto nuovi dati sulle abitudini alimentari delle popolazioni umane vissute in Europa tra 20 e 28 mila anni fa. Così dopo aver analizzato alcuni campioni di collagene, una proteina del tessuto connettivo, estratti da nove scheletri umani trovati in Europa e in Asia occidentale, i ricercatori hanno confrontato i risultati delle analisi chimiche con dati, già noti, relativi a cinque neanderthaliani della stessa regione geografica. Hanno quindi scoperto che mentre l’uomo di Neanderthal si cibava quasi esclusivamente di animali terrestri, l’uomo moderno integrava la sua dieta con pesci e altri animali acquatici. Secondo gli autori, la dieta più varia degli uomini moderni, aumentando la resistenza alle pressioni ambientali, avrebbe permesso loro di sopravvivere. “La capacità di adattarsi e sfruttare un maggior numero di risorse”, – spiega Richards – ci ha dato, come specie, un vantaggio competitivo rispetto ai neanderthaliani.” (f.n.)

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