La faccia butterata di Marte

Un cratere di recente formazione vicino ad altri molto più antichi di cui si ignorava l’esistenza.  E’ quel che mostrano inaspettatamente le nuove immagini della superficie marziana riprese dalla videocamera ad alta risoluzione della sonda Mars Express dell’European Space Agency (Esa). Le fotografie riprendono da diverse prospettive un’area di oltre 29mila chilometri quadrati,  più o meno le dimensioni del Belgio, nella regione delle Southern Highlands. Le immagini, pubblicate su Science, hanno una risoluzione di 29 metri per pixel.

Le Southern Highlands, la regione dove si trova una parte della Sirenum Fossae, un sistema di fosse tettoniche che si estende per oltre 2.500 chilometri, sono disseminate di crateri di circa 50 chilometri di diametro generati dall’impatto di meteoriti e con evidenti segni dell’erosione avvenuta nel corso delle ere passate. Ma le telecamere in alta definizione di Mars Express hanno svelato la presenza di crateri decisamente più giovani  in questa zona.

Uno di questi ha un diametro di  28 chilometri e i segni di un’erosione recente: il cono vulcanico è ancora preservato. Il cratere si trova all’interno di un altro più grande – 34 chilometri di diametro – e più antico, e sua volta ne contiene uno molto più recente e più piccolo (9 chilometri) degli altri. Le immagini poi mostrano più a nord un cratere molto più antico e più grande, dal diametro di 56 chilometri. A indicare l’età di questa formazione non è solo il grado di erosione, ma anche le dimensioni. Crateri di questa grandezza sono molto rari nelle epoche recenti mentre erano più comuni in quelle antiche.

Riferimenti: Esa

http://www.esa.int/esaSC/SEMJLFSJR4G_index_0.html

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