La laurea serve ma non basta

Titoli accademici e specializzazioni non bastano più a garantire una carriera stabile e soddisfacente. A dirlo è uno studio condotto dalla ricercatrice Anna Manzoni e sponsorizzato dalla Netherlands Organization for Scientific Research (NWO). I risultati dipingono un mercato del lavoro molto diverso da quello di alcune generazioni fa, quando il binomio alta formazione-successo era molto più solido rispetto ad oggi.

La ricercatrice ha studiato come si sono evolute negli ultimi decenni le carriere di diverse generazioni in Germania, Olanda e Gran Bretagna. In tutti e tre i Paesi si è osservato lo stesso trend verso una maggiore instabilità dei posti di lavoro. A differenza di altre ricerche condotte in passato, l’analisi promossa dal Nwo si basa su due tipologie di dati: panel data e life course data. Nel primo caso sono state poste allo stesso gruppo di persone una serie di domande con cadenza annuale relative al loro lavoro nell’anno appena concluso. Nel secondo, si è chiesto a persone di età diversa di riassumere la storia della propria carriera fino a quel momento, così da ottenere una visione di come si sono evoluti i diversi percorsi. Secondo la ricercatrice, sono proprio questi ultimi dati a rendere il suo studio più solido degli altri. Questo perché le persone sono estremamente affidabili quando si tratta di ricostruire il corso della propria vita.

Secondo lo studio, a pagare il prezzo più caro di questa situazione sono le donne, la cui presenza sul mercato si è tuttavia rafforzata. Il momento più delicato nelle carriere femminili è prevedibilmente la maternità: i dati dimostrano che, sebbene meno donne rispetto al passato prendano lunghi periodi di aspettativa durante e dopo il parto, sono in molte a incontrare grandi difficoltà nel riguadagnare la posizione che avevano lasciato.

Malgrado le incertezze, investire nella formazione sembra comunque essere la strada più efficace per migliorare la propria carriera. Dallo studio emerge infatti che le persone meno qualificate hanno ancora più difficoltà a trovare un impiego e sono costrette a cambiare lavoro più spesso rispetto a chi ha proseguito la sua formazione. (g.b.)

Riferimenti: Nwo

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