La lunga storia della polvere

Joseph A. Amato
Polvere. Una storia del piccolo e dell’invisibile
Garzanti, 2001
pp.219, euro 18,08

Joseph Amato, professore di Storia culturale e universale alla Southwest State University e autore di altri testi molto interessanti e curiosi come quello sui carciofi di Gerusalemme, traccia, in questo libro, una storia del concetto di polvere. Una lunga epopea che, a partire da Democrito e Lucrezio (i quali speculavano sulla esistenza degli atomi), passa attraverso la cultura europea (dove la polvere era vista come capace di far nascere vita nuova, vedi generazione spontanea) fino a diventare “causa di malattia” e, infine, di morte. Egli mostra un’enorme capacità di sintesi tra svariate discipline, unendo a sé conoscenze di storia del pensiero e di storia della medicina, di politica e di storia sociale. Il libro prende infatti in esame il modo con cui la polvere è stata vissuta e immaginata dall’uomo occidentale lungo la storia degli ultimi mille anni.

L’autore ci accompagna in un viaggio affascinante attraverso quel mondo che ha segnato, nella storia dell’uomo, il punto di confine tra ciò che si vede e ciò che non si vede; tale era l’importanza della polvere che già nella Bibbia Dio rivolgendosi ad Adamo lo condannava così: “Polvere eri e polvere ritornerai”. Il viaggio si sviluppa partendo dal ruolo che la polvere ha avuto nel “naturalismo” della filosofia medievale; prosegue indagando l’attività degli artisti rinascimentali e giunge fino all’epoca della scoperta delle “malattie virali”, senza peraltro trascurare la tappa fondamentale della “rivoluzione industriale”. E’ un racconto di come medici e biologi siano arrivati a conoscere i loro rispettivi microcosmi o “mondi invisibili”, affrontando problematiche con grandi implicazioni scientifiche, concettuali e sociali in quanto la natura della polvere ha subito notevoli cambiamenti. Quando la polvere diventa sporco, vale a dire contaminata da secrezioni sia animali che umane, si fa veicolo di microrganismi quindi di malattie ed ecco che si trasforma in un problema sanitario. Da qui la lotta senza quartiere dello Stato contro le malattie.

Solo l’uso del microscopio a scopo scientifico (e le relative scoperte), permisero di accedere a un mondo fino ad allora sconosciuto, popolato da mostri invisibili a occhio nudo. Si scoprì che questi mostri invisibili erano la causa di moltissime malattie e che erano alla base della trasmissione di queste da una persona all’altra. Da questo momento in poi la polvere e lo sporco furono gli obiettivi che i medici e lo Stato misero al primo posto nella guerra combattuta per sconfiggere le malattie.Polvere è un libro originale, sintetico ma allo stesso tempo ricco di analisi e di narrazione che danno modo di riflettere e aprono la mente a nuove possibilità di conoscenza e di riflessione.

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