La parola è azione

La zona di corteccia celebrale responsabile dei movimenti volontari si attiva quando leggiamo verbi di azione o parole collegate al moto. È la conclusione a cui sono giunti Friedeman Pulvermuller e i suoi collaboratori del Medical Research Council di Cambridge, in Inghilterra, che hanno pubblicato la loro ricerca su “Neuron”. L’equipe inglese ha infatti che, non appena un soggetto legge un verbo che fa riferimento a un azione del viso, delle braccia o delle gambe, le aree della corteccia cerebrale che controllano le azioni volontarie registrano alti afflussi di sangue, sinonimo di intensa attività neurale. Ad esempio, leggendo la parola “leccare”, viene stimolata l’area del cervello che controlla il movimento della lingua. Questo risultato va contro la teoria secondo cui l’area del cervello responsabile della comprensione del linguaggio sarebbe isolata dalle altre. Per confermare definitivamente i risultati, sottolinea un editoriale pubblicato sullo stesso numero di “Neuron”, bisognerà però dimostrare anche che un soggetto a cui vengono inibite temporaneamente alcune zone “ad hoc” della corteccia motoria ha difficoltà a recepire alcuni verbi di moto. (a.l.)

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