La scienza della resistenza naturale

AA. VV.
Immunologia
Cuen, 2000
pp. 160, £ 14.000

Nel luglio dell’anno 2000 è stato pubblicato il primo volume della rivista Nature Immunology. Al di là delle scelte del gruppo editoriale anglosassone la nascita di questa nuova rivista è un’indicazione importante di quanto l’Immunologia susciti un crescente interesse nell’intero mondo scientifico e abbia bisogno di editori “indipendenti” in grado di valutarne i progressi e di discuterne gli sviluppi scientifici ed etici. E’ anche vero che negli ultimi anni, non solo il mondo dei ricercatori, ma anche il singolo cittadino si trova di fronte e cerca di comprendere questioni proprie di questa disciplina: allergie, rigetto di organi e immunodeficienze, fenomeni alla base di patologie e soluzioni terapeutiche che coinvolgono un numero crescente di individui in quanto pazienti o familiari.

Il volume edito dalla Cuen nella collana “nuove tessere” curato dalla Scuola Internazionale Superiore per gli Studi Avanzati ha il pregio di porre in comunicazione questi due mondi che non si incontrano con facilità: la comunità scientifica italiana di alto livello con coloro che vengono in contatto con l’immunologia casualmente o per scelta. Il libro è organizzato in saggi tematici che descrivono in maniera esauriente ambiti di ricerca apparentemente diversi, ma che ritrovano le loro origini nel sistema immunitario e nelle sue alterazioni. Diversi sono i concetti che vengono chiariti con semplicità e rigore suscitando allo stesso tempo interesse per l’approfondimento delle singole sezioni. In particolare nei capitoli dedicati all’Aids e all’immunoterapia dei tumori viene presentata lucidamente la connessione tra conoscenza scientifica dei processi biologici e tentativi terapeutici (non sempre fruttuosi), ovvero il famoso salto dalla ricerca alla clinica, sempre più richiesto nella ricerca finanziata nel mondo occidentale. Delle digressioni vengono fatte anche in ambiti di studio che avranno un ruolo sempre più importante nell’immediato futuro come i xenotrapianti e le citochine.

In conclusione questo libro rappresenta un tentativo riuscito di sintetizzare le origini e gli sviluppi di una disciplina relativamente giovane in pieno subbuglio paradigmatico, utile per chi desidera approfondire lo studio dell’immunologia in maniera divulgativa, ma rigorosa.

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