L’acchiappa pianeti

La sonda spaziale della Nasa Cassini ha infatti chiarito le origini di Febe, una delle lune di Saturno. Questa, da sempre, affascina gli astronomi di tutto il mondo, perché è caratterizzata da una superficie scura e da un’orbita retrograda che la fa ruotare, intorno a Saturno, in verso opposto rispetto agli altri trenta satelliti del pianeta. Gli scienziati, finora, avevano ipotizzato che Febe potesse essere in realtà un pianeta esterno catturato da Saturno. Questa teoria è stata confermata proprio dalla sonda spaziale americana, che lo scorso 11 Giugno si è trovata ad appena 2000 km dalla superficie di questo corpo celeste. Le misure della densità, della massa e della composizione chimica hanno rilevato che Febe proviene dalla cintura di Kuiper, una regione di detriti ghiacciati distante circa 16 miliardi di chilometri dal Sole e considerata il luogo di nascita delle comete a breve periodo. Gli scienziati della Nasa del Jet Propulsion Laboratory in Pasadena, California, hanno inoltre rilevato che Febe non è un asteroide, ma la composizione chimica la rende più simile a una cometa. La sua formazione risalirebbe a circa 4 miliardi di anni fa, quando altri corpi celesti simili si univano a formare i noccioli dei pianeti di gas giganti del sistema solare, come Nettuno, Giove, Saturno e Urano. Le foto a infrarosso scattate dalla sonda, ne hanno fatto rilevare anche la temperatura, che varia tra i -160°C nella parte esposta a deboli raggi solari, e i -200°C nella parte più buia. (a.l.)

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