L’acupressione, la tecnica della medicina tradizionale cinese che applica una lieve pressione su alcuni specifici punti, potrebbe rivelarsi un metodo facile ed economico per ridurre almeno in parte la fatigue, quel profondo senso di stanchezza persistente dovuto a un tumore e alle sue cure.
Solo una parola: ridicolo (dopo l’uomo trasformato in puntaspilli dell’agopuntura, ecco l’uomo trasformato in pianoforte). E preoccupante. Ricordo uno studio – deliberatamente ironico – che dimostrava l’efficacia e l’inefficacia di un medicinale in funzione del segno zodiacale. Però era ironico. Questo invece sembra prendersi – oibò! – sul serio.