Categorie: Spazio

L’asimmetria delle supernovae

Cosa succede quando una stella particolarmente massiva giunge alla fine della sua vita? Solitamente essa diventa una supernova, un’esplosione stellare enormemente energetica e luminosa, che continua ad emettere una grande quantità di radiazione per un intervallo di tempo che più arrivare fino a qualche mese. Ma come avvengono e che forma assumono queste esplosioni? Uno studio, pubblicato su Nature, fornisce preziose informazioni su questo fenomeno e mostra come la maggior parte delle esplosioni sia di fatto asimmetrica.

“Le stelle sono palle sferiche di gas, e così si potrebbe pensare che, quando finiscono la loro vita ed esplodono, l’esplosione sia simile a una palla uniforme in espansione con grande potenza”, ha spiegato Fiona Harrison del Caltech, tra gli autori dello studio, “I nostri nuovi risultati mostrano invece come il cuore della deflagrazione o il motore se vogliamo, sia in realtà distorto, forse perché le regioni interne letteralmente si rovesciano intorno prima di esplodere.”

Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione analizzando la distribuzione di materiale radioattivo nel resto di supernova Cassiopea A, grazie all’osservatorio dei raggi X ad alte energie Nustar della Nasa. In particolare, Brian Grefenstette e i colleghi del Caltech hanno analizzato la distribuzione dell’isotopo radioattivo 44Ti del titanio.

I dati ottenuti mostrano che i livelli di disomogeneità di emissioni di 44Ti ottenuti sono superiori da quelli che si sarebbero prodotti da un’esplosione di forma sferica, e non sembra neanche probabile che essi siano stati causati da un’esplosione fortemente bipolare. Da questi risultati, combinati con le osservazioni precedenti circa la distribuzione di altri materiali come ferro, magnesio e silicio, gli scienziati hanno ipotizzato che la forma asimmetrica dell’esplosione del nucleo di Cassiopeia A possa spiegare quanto osservato.

Riferimenti: Nature doi:10.1038/nature12997

Credits immagine: NASA/JPL-Caltech/CXC/SAO 

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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