Categorie: Società

Le migrazioni svelate dai cognomi

Quando una persona emigra non porta con sé solo la speranza di trovare fortuna, ma anche qualcosa di più profondo: il proprio cognome. E proprio analizzando la distribuzione geografica dei cognomi italiani, un team guidato da Franz Manni del Muséum National d’Histoire Naturelle di Parigi ha cercato di ricostruire la relazione fra genealogia, identità culturale e geografia. I risultati dello studio, che va dal tardo medioevo a oggi, sono stati pubblicati su Human Biology.

Quante persone, dunque, hanno un cognome che non nasce nella provincia in cui vivono? Per capirlo i ricercatori hanno considerato quasi ottantamila cognomi diversi, e tramite un modello informatico sono riusciti a stabilire l’origine geografica di 50 mila di essi. Sono così riusciti a stabilire dove vivevano i corrispettivi antenati (maschi) intorno al 1500.

Confrontando questi dati con la distribuzione attuale della popolazione è stato possibile costruire un mappa della “migrazione dei cognomi”, che per ogni regione indica quanti sono gli “indigeni” e quanti i migranti. Dai risultati, come mostrato nell’immagine, emerge come alcune regioni cui spesso viene associata una forte identità culturale sono, in realtà, popolate da cognomi provenienti da altre zone. È il caso del Lazio, della Toscana e della Liguria, che sembrano formare una sorta di “corridoio” dell’immigrazione che dal Sud procede verso il Nord-Ovest.

Regioni come il Veneto, al contrario, non soltanto sono dotate di una forte identità culturale, ma risultano ancora oggi popolate dai discendenti di coloro che vi abitavano nel medioevo. Lo stesso, guardando la cartina, si deduce per la Sardegna e le regioni del Sud in generale, non interessate da grandi fenomeni di immigrazione.

Al di là di questo, a Roma, Torino e Milano, sembra però essere presente un nucleo “stabile” di cognomi. Nonostante l’elevata immigrazione infatti, sottolineano gli scienziati, le grandi città offrono anche grandi opportunità a chi vi abita, e questo ha consentito a un certo numero di cognomi di conservarsi, in quelle aree, dal medioevo fino a oggi.

Riferimenti: Human Biology pp. 235-270 | 10.1353/hub.2012.0016

Nell’ immagine (Boattini et al): Percentuali d’individui il cui cognome non è originario della provincia in cui abitano. Credits: 2012 Wayne State University Press, Detroit, Michigan 48201-1309.

Admin

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

2 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

5 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più