Le piante raccontano la storia

La storia del Colosseo è scritta nelle sue piante. L’uso adibito a questo monumento nel corso dei secoli, lo sviluppo della città di Roma, i cambiamenti climatici: tutto avrebbe un riscontro nei cataloghi botanici stilati negli ultimi 350 anni. Così, un gruppo di ricercatori italiani, guidati da Giulia Caneva, ha stilato una lista delle piante che si possono trovare all’interno dell’anfiteatro romano. A questi dati hanno aggiunto tutti i lavori analoghi presenti in letteratura, a partire da quello di Domenico Panaroli del 1643 fino a oggi. In totale sei elenchi che coprono quasi quattro secoli di storia: una miniera di informazioni, unica nel suo genere per un singolo sito di ricerca. La lista complessiva comprende 684 specie, delle quali solo 200 risultano presenti in ogni epoca. La comparsa o estinzione delle altre piante è associata a diversi cambiamenti. In particolare, si registra l’aumento nel tempo dei vegetali che preferiscono climi più caldi e più secchi. In parte questo fenomeno è legato all’espansione di Roma, come spiega la stessa Caneva: “Un tempo il Colosseo si trovava ai margini della città, ora è al centro”. Ma risulta determinante anche il ruolo giocato dai cambiamenti climatici su larga scala: “Nel XVII secolo, Roma era molto più fredda e umida. La differenza con la situazione attuale è troppa per essere spiegata con un cambiamento locale”. E proprio i dati accumulati nei secoli dai naturalisti rappresentano spesso l’unico modo per studiare gli effetti delle variazioni climatiche sulla vita nel pianeta. (s.b.)