Categorie: Ambiente

L’edificio autartico

Ad Aberdeen, in Scozia, i venti che soffiano dalle Highlands rendono gli inverni particolarmente rigidi. Eppure proprio qui l’architetto Gokay Deveci ha realizzato, con l’aiuto di un finanziamento del governo scozzese, un appartamento del tutto “autosufficiente” dal punto di vista termico. L’abitazione viene riscaldata, o almeno mantenuta a una temperatura accettabile di 18 gradi, sfruttando il solo calore prodotto dal movimento delle persone che si trovano al suo interno. Le fondamenta sono state completamente riempite e in ogni intercapedine tra i muri esterni e interni, così come nel sottotetto, sono stati inseriti pannelli ignifughi di carta compressa. Eliminata così ogni possibile dispersione di calore, la ventilazione viene assicurata da due bocchette nel muro interno, che pompano l’aria viziata fuori mantenendo costante la temperatura nell’edificio. E una famiglia anglosassone ha già accettato di fare da cavia nazionale.

Se il “bunker termico” di Deveci è perfettamente isolato dall’ambiente circostante, alcuni edifici moderni sono invece stati costruiti secondo i principi di illuminazione naturale e ampia ventilazione della bio-architettura. Tra questi, le costruzioni dello studio Arup & Partners: il Centro uffici della Erco a Ludenscheld in Germania, dove ampie superfici vetrate sono dotate di frangisole in vetrocamera, una nuova tecnologia che sostituisce la comune tapparella e permette di gestire la luce e il calore offerti del sole. Oppure L’Ufficio tecnico produzione della IGuzzini Illuminazione a Recanati, interamente costruito sfruttando la ventilazione naturale. O ancora il progetto di Norman Foster per la Facoltà di Legge di Cambridge (http://www.twc.co.uk/company/twcs/camblaw.html), che utilizza i raggi del sole per minimizzare il ricorso a fonti artificiali. L’orientamento delle facciate è infatti pensato in relazione ai differenti apporti luminosi ed energetici (a sud maggiori, a nord minori), e realizzato attraverso avveniristici involucri trasparenti con schermature “intelligenti”, variabili e adattabili a qualsiasi tipo di luce. E anche la localizzazione delle aperture e il dimensionamento degli ambienti sono studiati per utilizzare al meglio le risorse naturali.

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