Società

Leonardo, quel cavallo incompiuto era un capolavoro hi-tech

Audace ma perfettamente realizzabile sulla base delle indicazioni del suo geniale ideatore: cinque secoli dopo,  è questo il verdetto sul cavallo progettato da Leonardo per il monumento di Francesco Sforza. Un’opera grandiosa – sette metri di altezza per 70 tonnellate di bronzo stimate – rimasta incompiuta e ritenuta sino ad oggi irrealizzabile.

A rendere giustizia al genio di Vinci è ora una ricerca multidisciplinare che, a partire dai manoscritti leonardiani (Codice di Madrid II, Windsor Collection, Codice Atlantico, ecc.) e altre fonti dell’epoca e applicando avanzate tecniche di simulazione mutuate dall’industria per le grandi fusioni, ha dimostrato la fattibilità del progetto. Le complicate e lunghe operazioni di calcolo hanno generato uno vasto archivio di immagini tridimensionali che documentano, fase per fase, le dinamiche dei due processi di fusione.

La ricerca, promossa dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze (Museo Galileo) e coordinata da Andrea Bernardoni, getta luce su aspetti fondamentali dell’attività di Leonardo e, più in generale, dell’integrazione tra arte, scienza e tecniche nel Rinascimento. Progettando l’opera commissionata da Ludovico il Moro, signore di Milano, per celebrare il padre Francesco Sforza, tra il 1482 e il 1499 Leonardo studiò approfonditamente l’anatomia equina ma anche la tecnologia da utilizzare per la fusione.

Leonardo mise a punto infiniti dettagli tecnici: un metodo di fusione indiretto (prima testimonianza della sua reintroduzione in epoca rinascimentale), le macchine per movimentare e assemblare la pesantissima forma; il modo di produrre con rapidità enormi quantità di bronzo e di distribuirlo omogeneamente nell’intercapedine tra forma e controforma.


L’incessante ricerca di Leonardo, tra teoria e pratica


Il genio di Vinci ideò anche un sistema per monitorarne l’avvenuto riempimento dell’intercapedine mediante sensori pirotecnici che esplodevano quando il bronzo fuso giungeva al livello desiderato. Tutto fu però vanificato dalle armate francesi che nel 1499 conquistarono Milano, cacciarono Ludovico e distrussero, tra le altre cose, il modello in creta del cavallo.

“Fin qui”, spiega Paolo Galluzzi, direttore del museo, che ha annunciato una mostra spettacolare per l’Expo milanese del 2015, “vigeva la diffusa convinzione che il progetto fosse materialmente irrealizzabile. Negli Stati Uniti è stato perciò possibile realizzare due copie del cavallo, ma con procedimenti del tutto indipendenti dalle precise informazioni conservate nei manoscritti di Leonardo. Ora sappiamo invece, su basi rigorosamente scientifiche, che Leonardo concepì un’opera ardita ma perfettamente fattibile, ricca per di più di soluzioni innovative”.

Marina Bidetti

Giornalista e cofondatrice di Galileo servizi editoriali

Visualizza i commenti

  • Spett./le dir. Galluzzi, complimenti per la vs. iniziativa. Oggi in Italia si crede che la lavorazione del bronzo sia scomparsa. Abbiamo invece la rinascita dei mestieri e di cui la fonderia esistente in una piccola provincia di Napoli a Pianura della famiglia Ruocco; dove le cronache continuano a parlare di scempi e disastri abbiamo una grande e storica fonderia risalente quasi agli inizi del 900 e in un dopoguerra dove i suoi ragazzi li troviamo vecchi ma vecchi di grinta in una ultima generazione di maestri e capomastri che si confrontano e si ingegnano nuove strategie e nuovi metodi di superamento di contraddizioni di leghe e di società dormienti laddove no ci sono presenze di giovani in formazione e ne di apprendistato...cordiali saluti Buccino.

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

3 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

5 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più