Libri neri

Giorgio Morbello
Fatti bene. Come cambiano i consumi delle droghe
Edizioni La Meridiana, Molfetta (Bari) 2004
pp.111, euro 10,00

Le leggi non sempre riescono a rispecchiare la realtà. Se poi la materia da disciplinare ha a che fare con i cosiddetti “temi sociali”, il divario con le istituzioni può raggiungere dimensioni preoccupanti. E’ accaduto varie volte in passato e le cose negli ultimi tempi non sono certo migliorate. Anzi, analizzando alcune scelte governative, sembrerebbe che l’attuale maggioranza abbia perso ogni contatto con la vita reale . E’ quanto emerge dalla lettura di cinque ottimi libri di formato tascabile pubblicati tra il 2002 e il 2004 da Edizioni La Meridiana a cura del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza). In poco più di cento pagine ogni volume della collana intitolata “libri neri” (“in contrapposizione al sapore dolciastro e ininfluente dei libri bianchi di area governativa” – si legge nella prefazione al primo volume) riesce a fornire un quadro completo della tematica affrontata: immigrazione, disagio psichiatrico, mondo minorile, tratta delle donne, tossicodipendenza. Dal primo al più recente (Non passa lo straniero; Matti da levare; Che bravi ragazzi!; Corpi a tratta; Fatti bene), il lettore, dopo aver affrontato un’analisi del fenomeno, delle attuali risposte, confrontate con quelle del passato, e delle proposte future, riesce senza fatica a smascherare la natura ideologica di certi provvedimenti. E non per una particolare astuzia o malizia usata dagli autori. La cosa viene fuori da sé. La polemica condotta da chi ha scritto i cinque volumi, pacata nei toni, non sembra infatti forzare in alcun modo dati e situazioni a vantaggio della tesi sostenuta, ed è sempre puntualmente argomentata. Così le critiche esplicite alla legge Bossi-Fini sull’immigrazione riguardano alcuni passaggi ben precisi del provvedimento, come ad esempio l’abolizione dell’ingresso per ricerca di lavoro, il cosiddetto “istituto di sponsorizzazione” previsto nella legge del 1998 Napolitano-Turco. “L’istituto rappresentava invece una validissima alternativa al sistema dell’ingresso del lavoratore straniero mediante l’autorizzazione nominativa, che presuppone, invece la conoscenza del lavoratore” (Luigi Mughini, Non passa lo straniero. L’Italia, gli italiani e l’immigrazione, p.67). Insomma mentre prima un garante (quasi sempre un parente) si assumeva l’obbligo di provvedere a tutto il necessario per permettere allo straniero di trovare, entro un anno, un impiego nel nostro paese, oggi invece è il datore di lavoro a dover fornire l’alloggio e affrontare le spese di ritorno nel paese di provenienza del lavoratore straniero assunto “a distanza”. Il confronto tra vecchia e nuova normativa, tra quanto è stato e fatto e quanto si vorrebbe fare, è ripreso negli altri volumi e permette al lettore di farsi un’idea dell’evoluzione (o involuzione) del dibattito politico sui vari argomenti trattati. Come quando si parla della legge 180 sul disagio mentale nel libro di Annachiara Valle Matti da levare. Se tornano i manicomi. Anche qui è interessante riportare il commento dell’autrice del volume (il secondo della serie) ad un recente tentativo di revisione della famosa legge Basaglia: “Nel mirino c’è l’intera cultura che secondo il governo starebbe alla base della 180: una cultura che mira a delegittimare la psichiatria e gli psicofarmaci in nome di un approccio esclusivamente psicologistico e sociologico alla salute mentale” (p.64). Il paziente psichiatrico insomma dovrebbe essere considerato come un malato di mente e curato esclusivamente con criteri biologici e medici. Un approccio contestato da anni e anni di esperienza sul campo. L’ennesimo atteggiamento anacronistico delle istituzioni. Anche la criminalizzazione di chi fa uso di sostanze stupefacenti, avvallata dall’attuale governo, si inserisce in questo filone. Se ne parla nel quinto volume della collana (Giorgio Morbello, Fatti bene. Come cambiano i consumi delle droghe) che affronta molti temi legati alla tossicodipendenza, con un capitolo dedicato all’alcolismo e alla recente normativa sull’uso di alcolici (2001), che però attende ancora i decreti attuativi. Dal carcere , ai vari approcci terapeutici, ai Sert, al metadone “a scalare” e “a mantenimento”, vengono analizzati nel dettaglio, vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni proposte. Con un unico obiettivo, comune anche agli altri volumi della serie: “incrementare la lotta all’esclusione sociale e dare un contributo forte e deciso all’esame e alla soluzione di problemi che affliggono milioni di persone, che per motivi diversi si sentono e sono abbandonate”. (Annachiara Valle, op.cit, pag.7).

La collana comprende anche i seguenti titoli
Luigi Mughini, Non passa lo straniero. L’Italia, gli italiani e l’immigrazione. Edizioni La Meridiana, Molfetta (Bari) 2002, pp.110, euro 10,00
Annachiara Valle, Matti da levare. Se tornano i manicomi, Edizioni La Meridiana, Molfetta (Bari) 2002, pp.108, euro 10,00
Giovanni Godio- Marcella Rodino, Che bravi ragazzi! I minori nell’Italia che sarà, Edizioni La Meridiana, Molfetta (Bari) 2002, pp.110, euro 10,00
Elisabetta Norzi, Chiara vergano, Corpi a tratta. Il mercato della nuova prostituzione in Italia. Edizioni La Meridiana, Molfetta (Bari) 2003, pp.110, euro 10,00

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