Categorie: SocietàVita

L’identità di genere è scritta nelle connessioni cerebrali

L’identità di genere di ogni essere umano – maschio o femmina, se coincide con il sesso biologico; transessuale transgender, altrimenti – è scritta e verificabile nelle connessioni tra diverse aree del cervello. Lo ha appena scoperto un’équipe di scienziati della Medical University of Vienna, guidata da Georg S. Kanz, che ha condotto una serie di esperimenti per studiare le correlazioni tra percezioni dell’identità sessuale e reti cerebrali. Il concetto alla base dello studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, è semplice: mentre il genere biologico è quasi sempre palese, quello percepito non è distinguibile immediatamente; e, dal momento che il cervello è responsabile di pensieri, sensazioni e azioni, è abbastanza naturale, per gli scienziati, cercare nell’organo una rappresentazione neurale dell’identità di genere.

Gli scienziati hanno sottoposto persone con diversa identità sessuale (maschi, femmine e transgender) a tomografia a risonanza magnetica (Mrt): l’esame ha rivelato differenze significative nella microstruttura delle connessioni cerebrali tra i gruppi di maschi e femmine. Le connessioni delle persone trangender, invece, si sono collocate in qualche modo nel mezzo. I ricercatori, inoltre, hanno notato una forte correlazione tra le microstrutture delle connessioni e il livello di testosterone nel sangue. “I risultati della ricerca”, commentano gli autori, “suggeriscono che l’identità di genere si riflette nella struttura delle reti cerebrali, che si formano sotto l’influenza degli ormoni sessuali nel corso dello sviluppo del sistema nervoso”.

Via: Wired.it
Credits immagine: JoeHart42 via Compfight cc

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

Visualizza i commenti

  • Mi pare che tutte le ricerche in questo campo portino a dimostrare che la percezione di genere e gli orientamenti sessuali siano determinati da variazioni biologiche, soprattutto a livello di ormoni, nella fase di sviluppo.
    Mentre una cultura refrattaria alle conquiste della scienza continua imperterrita a considerare questa cose come deviazioni morali o malattie da curare.

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