L’inquinamento viaggia sui binari

Un viaggio in treno? Sarà forse più economico per le nostre tasche ma ha dei costi altissimi per l’ambiente. E’ quanto emerge da uno studio dei ricercatori dell’Università della California di Berkeley, pubblicato su “Environmental research letters”: viaggiare su un treno pendolari può essere più inquinante che percorrere la stessa distanza su un jumbo jet.

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori Mikhail Chestyer e Arpad Horvath hanno comparato le emissioni generate nell’intero ciclo di vita da 11 diversi mezzi di trasporto come automobili, treni, autobus ed aeroplani. Nell’analisi sono state incluse le emissioni dei motori, ma anche quelle derivate dalla costruzione di veicoli e infrastrutture e il carburante per alimentarli. Non solo. Sono stati calcolati anche il numero di passeggeri che ogni mezzo può trasportare nel suo ciclo di vita e il numero di chilometri totali che può percorrere, oltre alla durata delle infrastrutture come i binari, le stazioni, gli aeroporti. Considerando tutte queste fonti di inquinamento, i treni perdono la gara della sostenibilità: le emissioni di gas serra di un viaggio su rotaie raddoppiano, mentre quelle di un’auto aumentano di un terzo. Rispetto alle macchine e ai treni, gli aerei richiedono invece meno infrastrutture. Ciò significa che le emissioni prodotte da questi mezzi durante tutto l’intero ciclo di vita sono del 10-20 per cento superiori a quelle dei soli tubi di scappamento.

Se si considerano le sole emissioni, le automobili emettono più gas di ogni altro mezzo di trasporto, e perdono il confronto solo con gli autobus, che spesso viaggiano vuoti fuori dall’ora di punta. Percorrere un chilometro su un bus mezzo vuoto produce quantità di gas per persona otto volte maggiori rispetto a quando lo si prende nell’ora di punta.

Lo studio, sperano i ricercatori, potrebbe indirizzare le nuove politiche sui trasporti. Se si considera che le emissioni generate nell’intero ciclo di vita da macchine, autobus e aerei dipendono per lo più dai tubi di scappamento, il miglior modo per ridurre l’inquinamento potrebbe essere aumentare l’efficienza dei carburanti e incrementare l’uso di fonti rinnovabili. Diverso il discorso nel caso della rete ferroviaria, dove più della metà delle emissioni dipendono dallo sviluppo delle infrastrutture (costruzione di stazione, binari, alimentazione di parcheggi e scale mobili). In questo caso, conclude la ricerca, meglio evitare la costruzione di tratti ferroviari in aree poco popolate, distanti dai grandi centri e che richiedono comunque l’uso di macchine e parcheggi. (r.p.)

Riferimenti: Environmental Research Letters doi:10.1088/1748-9326/4/2/024008

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