Evoluzione delle piante, lo strano caso di Hydatella

L’Hydatella, una piccola pianta acquatica australiana, ha un’isolita struttura riproduttiva e presenta delle caratteristiche embriologiche rare, tra cui quella di accumulare il nutrimento prima che i semi siano fecondati. Un caso unico tra le piante a fiori, ma comune tra le conifere, che potrebbe essere un “ricordo” della prima storia evolutiva di questo gruppo.

Infatti, secondo lo studio pubblicato su Nature, condotto da William E. Friedman dell’Università del Colorado, la particolare riproduzione delle Hydatellaceae, una famiglia di angiosperme (o piante con fiori) avviene secondo modalità tipiche delle gimnosperme (le piante con seme nudo, come le conifere). Questo e altri aspetti, osservati anche in gruppi di angiosperme primitivi come le Nymphaeales (l’ordine che comprende le ninfee), sarebbero una ulteriore testimonianza della discendenza delle piante con fiori dalle gimnosperme.

Una pianta particolare

La prima particolarità delle Hydatellaceae è stata osservata a livello di sviluppo dell’embrione, cioè della potenziale pianta che si sviluppa all’interno del seme in formazione: in modo analogo a quanto avviene nelle gimnosperme e nelle ninfee, il nutrimento dell’embrione inizia ad accumularsi già prima della fecondazione. Nelle altre angiosperme viventi invece, l’accumulo delle riserve nutritive comincia solo dopo la fecondazione: ciò consente di sfruttare al massimo le risorse, destinandole ai soli semi fecondati: un adattamento evolutivo considerato fondamentale per il successo delle piante con fiori.

L’altra caratteristica, anche questa comune alle ninfee, è stata riscontrata nel gametofito femminile, la struttura che viene fecondata dal polline. La particolarità riguarda la disposizione dei nuclei cellulari pronti per la fecondazione: mentre in tutte le angiosperme i nuclei si dispongono in corrispondenza di entrambi i poli del gametofito, in Hydatella i nuclei si posizionano solo ad una delle due estremità.

Queste nuove osservazioni confermano i risultati degli studi sul Dna risalenti allo scorso anno che già suggerivano un legame tra Hydatellacea e Nymphaeales. Le scoperte non solo rimettono in discussione la collocazione tassonomica delle Hydatellaceae e le loro origini, ma fornisce nuovi importanti elementi per approfondire lo studio dei processi che hanno portato le angiosperme a differenziarsi dalle gimnosperme. (s.s.)

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