La matematica non inganna: la genetica potrebbe avere un impatto molto inferiore, rispetto a quanto ritenuto fino ad oggi, nel determinare la longevità dell’individuo. A svelarlo è uno studio statunitense, basato su ampie indagini statistiche, che è stato pubblicato sulla rivista Genetics, il giornale della Genetics Society of America. Finora, si pensava che l’ereditarietà dei caratteri pesasse, rispetto alla durata della vita, con una percentuale dal 15 al 30%, mentre secondo i ricercatori Usa l’impatto dei geni scende sotto al 10%. I risultati sono stati ottenuti tramite analisi complesse su un campione di dati che includono gli alberi genealogici di 400 milioni di persone, dall’800 fino ai primi anni del ‘900.
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