Luce sul buco nero

Hubble ha osservato i confini della realtà. Il telescopio spaziale in orbita attorno alla Terra ha registrato una sequenza di impulsi di luce ultravioletta generati da alcune bolle di gas incandescenti, in movimento vorticoso attorno a Cygnus XR-1, a un grande oggetto celeste, distante 6 mila anni luce dalla Terra, posizionato nella costellazione del Cigno. Man mano che si avvicinavano all’oggetto, che gli astronomi ritengono essere un buco nero, gli impulsi generavano dei veri e propri lampi di luce, per poi svanire come risucchiati in un vortice. Una sorta di spirale della morte, che proverebbe l’esistenza dell’orizzonte degli eventi, quella misteriosa regione circostante al buco nero in grado di intrappolare la luce e la materia. “La scomparsa di questi lampi di luce”, sostiene Joseph Dolan, autore della ricerca, “indicherebbe proprio la presenza di un orizzonte degli eventi e quindi dei buchi neri”. Per decenni gli astrofisici hanno ipotizzato l’esistenza dei buchi neri, ma non sono mai riusciti a individuarne una prova fisica. I risultati ottenuti dai i ricercatori, guidati da Dolan, del Nasa’s Goddard Space Flight Center di Greenbelt, Usa, e presentati al meeting dell’American Astronomic Society di San Diego, sono una prova non marginale della loro esistenza. (r.p.)

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