I maiali sono animali particolarmente adatti alla ricerca medica, poiché le loro caratteristiche genetiche e le dimensioni dei loro organi li rendono simili agli esseri umani. Oggi, però, sono sempre più studiati anche sotto il profilo cognitivo. Sì perché i maiali sono capaci di comprendere e ricordare, al punto da poter imparare a usare un joystick. A raccontarlo è uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology, condotto da Candace Croney della Purdue University, e da Sarah Till Boysen, nota ricercatrice per i suoi studi sulla cognizione sociale negli scimpanzé.
“I maiali sono capaci di apprendere concetti complessi e possono fare cose che, in passato, probabilmente non avremmo pensato potessero fare”, ha avuto modo di dichiarare in passato Croney, intervendo a illustrare le prodezze di questi animali. La ricerca sulle capacità cognitive degli animali infatti è di lunga data: da tempo, ricordano le ricercatrici nel paper, è noto per esempio che possono imparare a distinguere la destra e la sinistra, le forme o rispondere a gesti e a comandi umani, solo per citare alcune delle loro abilità.
Ma non solo: i maiali possono anche imparare a giocare con i video game. In questo studio, i ricercatori hanno addestrato quattro animali (due dello Yorkshire e due del genere Panepinto) a interagire con un joystick – attraverso il muso – collegato a uno schermo. L’obiettivo del gioco era colpire col cursore un bersaglio, una delle quattro pareti su uno schermo. In caso di vittoria, i maiali sentivano un suono emesso dal computer ed ottenevano del cibo come ricompensa, oltre a esserre spronati dagli sperimentatori (particolare non da poco, sottolienano gli autori).
I risultati sono stati sorprendenti, ma solo in parte considerando appunto i precedenti. Procedendo nei tentativi, i maiali hanno imparato quanto loro insegnato, dimostrando di riuscire a colpire il bersaglio con intenzione. Ciò significa che possiedono importanti capacità di comprensione concettuale: riescono cioè a cogliere la relazione tra la loro azione sul joystick e l’effetto che questo produce, come colpire un bersaglio posizionato altrove.
Oltre a estendere la conoscenza sulle capacità cognitive di questi animali, la ricerca, sottolinea l’importanza per i maiali dell’ interazione con l’ambiente circostante. “La nostra ricerca” affermano dal gruppo di studio “si è concentrata sulle capacità cognitive dei suini e sulle potenziali applicazioni per la loro cura e gestione”. Pertanto, costringerli in ambienti privi di stimoli mentali adeguati: “può indurli a provare disagio psicologico o soffrire di noia, frustrazione e altri spiacevoli stati emotivi”. Tanto che, ha aggiunto Croney: “Eticamente abbiamo l’obbligo di capire come i maiali acquisiscono le informazioni e cosa sono capaci di apprendere e ricordare, perché questo da ultimo ha delle implicazioni sul modo in cui percepire le loro interazioni con noi e con il loro ambiente”.
Riferimenti: Frontiers in Psychology
Credits immagine di copertina: Benjamin Wedemeyer on Unsplash
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