Spazio

La Luna in alta definizione, come non l’abbiamo mai vista

La tecnologia del passato mescolata a quella di oggi, guardando al futuro. È nata così la nuova dettagliatissima mappa del nostro satellite, che per la prima volta fotografa le caratteristiche geologiche di tutta la Luna. Un traguardo reso possibile mettendo insieme i dati raccolti dalle attività di mappatura delle missioni Apollo e dalle osservazioni compiute in tempi recenti dai satelliti. Non solo per carpire i segreti della Luna che ancora ci sfuggono, ma anche per guidare le missioni che in un prossimo futuro ci riporteranno da quelle parti.

Un collage di nuove e vecchie immagini lunari

La mappa – Unified Geologic Map of the Moonè frutto di un certosino lavoro di combinare le informazioni contenute nelle vecchie immagini della Luna (in origine cartacee poi digitalizzate) e nuovi dati, acquisiti da strumenti quali quelli della missione SELENE (Selenological and Engineering Explorer) della JAXA e dal Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA) della Nasa. Il risultato è una mappa in scala 1:5.000.000.

Credit: NASA/GSFC/USGS

Un lavoro durante il quale si è cercato non solo di far combaciare i dati ma anche di rimettere ordine a quanto sappiamo finora sulla stratigrafia lunare. Il risultato è un arcobaleno di colori, come mostrato nelle immagini (dove si trovano le proiezioni ortografiche della faccia visibile e nascosta della Luna, con caratteristiche geologiche e topografiche) e nel video.

(Credits: NASA/GSFC/USGS)

Nella mappa i ricercatori hanno identificato una quarantina di diverse unità geologiche sulla base delle caratteristiche e dei materiali che li compongono, come spiegano gli autori guidati da Corey Fortezzo dell’USGS Astrogeology Science Center, che ha realizzato la mappa in collaborazione con la NASA e il Lunar Planetary Institute.

Riferimenti: USGS Astrogeology Science Center

Credits immagine di copertina: NASA/GSFC/USGS

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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