Missione Euclid, ecco le prime immagini che cambiano il modo di vedere l’Universo

(ESA/EUCLID/EUCLID CONSORTIUM/NASA, IMAGE PROCESSING BY J.-C. CUILLANDRE (CEA PARIS-SACLAY), G. ANSELMI; CC BY-SA 3.0 IGO)

Ha aperto gli occhi appena qualche mese, a luglio 2023. Ci aveva già stupito con i suoi primissimi scatti di prova, ma adesso il telescopio spaziale Euclid dell’Agenzia spaziale europea (Esa) ha fatto il salto, restituendoci immagini del cosmo come mai era stato possibile vederlo finora. Nelle immagini a colori appena rilasciate dall’Esa si vedono oggetti celesti conosciuti in un dettaglio mai raggiunto prima, ma anche tanti altri mai visti.

Gli occhi di Euclid sono andati molto lontano, proprio come ci si aspettava. Per gli esperti la missione è pronta per raggiungere il suo obiettivo: creare la mappa 3D dell’Universo più estesa mai realizzata e scoprire i segreti più indecifrabili del cosmo: la materia e l’energia oscura. Proprio studiando gli scatti dello Spazio – analizzando le distanze, le forme, i movimenti di miliardi di galassie a una distanza fino a 10 miliardi di anni luce – potremmo svelare in che modo materia e energia oscure modellano il nostro Universo.

“La materia oscura unisce le galassie e le fa ruotare più rapidamente di quanto la sola materia visibile possa spiegare; l’energia oscura guida l’espansione accelerata dell’Universo”, commenta Carole Mundell, direttore scientifico dell’Esa. “Euclid consentirà per la prima volta ai cosmologi di studiare questi oscuri misteri insieme, facendoci fare un salto nella comprensione del cosmo nel suo complesso”.

Cluster NGC 6397

L’immagine mostra l’ammasso globulare di stelle NGC 6397: centinaia di migliaia di stelle di dimensioni e colori diversi, dove le stelle blu sono le più giovani e quelle rosse le più vecchie. A dare origine all’ammasso è il legame gravitazionale tra le stelle al centro dello scatto.

Nebulosa Testa di Cavallo

La nebulosa Testa di Cavallo, nella costellazione di Orione, aleggia sullo sfondo nero dello spazio profondo, a circa 1.375 anni luce di distanza. Esistono tante immagini di questa nursery di stelle, ma quella scattata da Euclid è estremamente nitida, di una definizione superiore, considerando anche il fatto che è stata acquisita in una sola ora di lavoro.

Cluster di galassie di Perseo

In questo scatto sono racchiuse migliaia di galassie. Le più vicine (circa mille) fanno parte dell’ammasso di Perseo e appaiono grandi, con aloni giallo-bianchi. Sullo sfondo sono disseminate altre 100mila galassie più distanti, diverse per forme e colori, che variano dal bianco al giallo, a l rosso. Alcune sono talmente distanti da apparire come dei puntini luminosi e più sono distanti più sono rosse.

Galassia a spirale IC342

Bianca e rosa, vortica al centro di quest’immagine la galassia a spirale IC342. Al centro, dove c’è la maggior concentrazione di stelle, appare più bianca, mentre i suo bracci sembrano quasi dissolversi nel cosmo. Tutt’attorno, stelle dal blu (le più giovani) al bianco, fino al giallo e al rosso (le più vecchie).

Galassia NGC 6822

L’immagine mostra una galassia rotonda irregolare, bianca al centro, dove le stelle sono più concentrate, e più gialla all’esterno. Si possono apprezzare diverse “bolle” rosa all’interno della galassia.

Crediti immagini: ESA/EUCLID/EUCLID CONSORTIUM/NASA, IMAGE PROCESSING BY J.-C. CUILLANDRE
(CEA PARIS-SACLAY), G. ANSELMI; CC BY-SA 3.0 IGO \

Via: Wired.it

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