Nanotecnologie per la produzione

Una membrana biologica intelligente potrebbe accelerare e rendere meno costosa la produzione dei farmaci. E’ un sistema messo a punto da Charles Martin dell’ università della Florida (Usa), e alcuni colleghi della VTT Biotechnology di Espoo (Finlandia) descritto in un articolo su Science: una specie di “nanosetaccio”, costituito da milioni di tubicini di silicio della dimensione di pochi milionesimi di millimetro ciascuno. Il nanosetaccio sarebbe in grado di separare antibiotici e molecole anticancro da altre sostanze potenzialmente dannose (come i batteri, utilizzati per produrre i farmaci stessi). Oggi questa procedura, nota come “purificazione”, viene effettuata attraverso la cromatografia, un metodo difficile da applicare alla produzione su larga scala perché prevede l’impiego di solventi costosi. La membrana in questione, più rapida ed economica, si basa sulle proprietà degli anticorpi. Questi sono specifici per ogni farmaco e vengono fatti aderire alle pareti interne dei tubicini di silicio: quando il farmaco è messo in contatto con la membrana, gli anticorpi lo separano dalle sostanze estranee e lo spingono attraverso i tubicini. Il meccanismo si ispira ai processi naturali. Spiega Martin, “La natura fa un sacco di cose con i canali proteici nella scala del nanometro.” Per vedere però le applicazioni industriali di questo metodo ci vorranno ancora 5-10 anni. (f.n.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here