Star Wars, per la Nasa c’è una spada laser nello spazio

Alla Nasa continua la mania per Star Wars. Questa volta i protagonisti sono i ricercatori del telescopio spaziale Hubble, che hanno individuato un particolare fenomeno celeste definito oggetto di Herbig Haro all’interno del Complesso nebuloso molecolare di Orione B, una turbolenta regione di Spazio a circa 1.350 anni luce di distanza dalla Terra. Pur consapevoli della vera natura della scoperta, un fenomeno dovuto a getti di gas ad altissime temperature, agli occhi dei ricercatori della Nasa l’oggetto celeste è apparso infatti come tutt’altra cosa: un’enorme spada laser a doppia lama.

La scelta di tirare in ballo Star Wars forse non è dettata unicamente da esigenze di marketing. “La fantascienza è stata una fonte di ispirazione per generazioni di scienziati e ingegneri, e i film della serie di Guerre Stellari non sono certo un’eccezione”, si giustifica John Grunsfeld, astronauta e amministratore del Science Mission directorate della Nasa. “In ogni caso, anche la scienza vera e propria ha la capacità di ispirare, e non esiste esempio migliore delle scoperte effettuate dal telescopio spaziale Hubble mentre svela i segreti dell’Universo”.

La regione osservata da Hubble è una cosiddetta zona di formazione stellare, un’area in cui enormi nubi interstellari stanno dando vita a nuove stelle. Quando questo accade, spiegano dalla Nasa, intorno alla stella in formazione si creano dischi di polvere cosmica che va ad alimentare il nuovo corpo celeste. Mentre il materiale viene divorato lentamente dalla protostella, enormi getti di plasma vengono espulsi dai due lati del disco, formando la spada laser immaginata dalla Nasa.

Nel complesso, protostella, nubi e i getti di plasma prendono il nome di Oggetto di Herbig Haro, fenomeno raro da osservare per via della durata brevissima, almeno in termini astronomici: non più di qualche decina, o centinaia, di migliaia di anni. Quello identificato da Hubble, che ha preso il nome di HH 24, è infatti uno dei pochissimi oggetti di Herbig Haro mai osservati.

via: Wired.it 

Credits immagine: Nasa

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