Navi, inquinate meno

Nuovi e più stringenti limiti per le emissioni di zolfo e azoto prodotti dalle navi per ridurre l’inquinamento marino e atmosferico. Lo ha deciso all’unanimità il Comitato marittimo per la protezione ambientale (Mepc) dell’International Maritime Organization (Imo), sottoscrivendo un programma che prevede riduzioni sostanziali delle emissioni nocive nei prossimi dodici anni. I provvedimenti entreranno in vigore nel luglio 2010.

Derivati dello zolfo e dell’azoto sono prodotti conseguenti alla combustione del carburante nei motori delle navi. Si tratta di molecole tossiche, la cui emissione viene tenuta sotto controllo tramite limiti stabiliti dalla comunità internazionale. I limiti applicabili nelle aree di controllo dell’emissione di zolfo, ovvero le zone a maggior rischio ambientale, scenderanno all’1 per cento a partire dal luglio del 2010 (ora siamo all’1,5 per cento), fino a raggiungere lo 0,1 per cento nel 2015. Questo con l’obiettivo di ridurre la cappa sulfurea globale fino al 3,5 per cento (dal 4,5 per cento attuale) entro il 2011, e poi progressivamente fino allo 0,5 per cento entro il 2019.

Sono state adottate anche delle misure per ridurre progressivamente le emissioni di ossidi di azoto dei motori navali, con controlli più stretti sui cosiddetti motori della generazione “Tier III”, istallati sulle navi che saranno costruite dopo il 2016.

Le nuove contromisure dovrebbero apportare benefici significativi all’atmosfera e alla salute umana, in particolare per le persone che vivono nelle città portuali e nelle comunità costiere. Le disposizioni diventeranno effettive nel luglio 2010, a meno che durante il semestre precedente non sia formalizzata un’obiezione da almeno un terzo delle compagnie di navigazione. (f.g.)

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