Navigando su Titano

Grazie a un modello informatico appena ultimato, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha ora un’idea di quali condizioni troverà ad attenderla la missione Cassini/Huygens, realizzata in collaborazione con la Nasa, che in gennaio approderà sulla superficie di Titano, la più grande della lune di Saturno. Anche se sulla questione dura da 25 anni un dibattito astronomico, da Titano dovrebbe arrivare la prima conferma di un vero e proprio oceano extraterrestre. La sua superficie pare infatti coperta al 75 per cento da metano liquido, secondo molte osservazioni radar. Il metano è un gas sulla Terra, ma alle basse temperature di Titano (180 gradi sotto zero) si trova in forma liquida. Due ricercatori dell’Esa, John Zarnecki e Nadeem Ghafoor, hanno messo a punto un modello al computer per simulare il destino della sonda al momento dell’”ammaraggio” sul metano. Secondo questo modello, Huygens verrà sballottato da onde gigantesche ma lentissime, a causa del debole campo gravitazionale della luna. Inoltre, si troverà a navigare in un ambiente di uniforme colore arancione, e potrebbe incontrare grandi iceberg in prossimità dele coste.(n.n.)

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