Nell’ambra per 230 milioni di anni

Tra settantamila piccole gocce d’ambra, rinvenute nelle Dolomiti, che i ricercatorti dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr e l’Università di Padova hanno esaminato una per una, almeno tre nascondevano un tesoro prezioso da un tempo letteralmente immemorabile: due acari e un moscerino rimasti intrappolati ben 230 milioni di anni fa. La scoperta è stata realizzata in collaborazione con l’Università di Göttingen e con il Museo di Storia Naturale di New York, e descritta su Pnas.

Gli organismi intrappolati nell’ambra più antichi mai scoperti finora risalivano a circa 130 milioni di anni fa, ben 100 milioni di anni dopo rispetto a quelli ritrovati nelle Dolomiti. Inoltre, grazie all’eccezionale stato di conservazione, è stato possibile stabilire che due dei tre artropodi appartengano a nuove specie che sono state chiamate Ampezzoa triassica e Triasacarus fedelei, in onore del cortinese Paolo Fedele che nel 1997 ha segnalato il giacimento che ha permesso tutte le successive ricerche.

“È sorprendente come la morfologia di tali acari triassici sia simile a quella delle specie odierne appartenenti alla famiglia Eriophyoidea”, racconta Guido Roghi dell’Igg-Cnr: “Le caratteristiche comuni – corpo lungo e segmentato, due paia di zampe invece delle quattro solitamente presenti negli acari, un peculiare apparato boccale e artigli piumati – dimostrano che questi artropodi avevano tratti distintivi e specializzati già nel Triassico, decine di milioni di anni prima della comparsa delle angiosperme di cui si nutrono oggi, quando necessariamente si nutrivano di conifere (gimnosperme)”.

“Grazie al loro adattamento ambientale hanno superato le grandi estinzioni al termine del Cretacico (65 milioni di anni fa)”, concludono i ricercatori. “Se nel Permiano (252 milioni di anni fa) si erano estinte il 96 per cento di tutte le specie marine e il 70 per cento di quelle dei vertebrati terrestri, questo studio chiarisce che nel Triassico (230 milioni di anni fa) esistevano organismi animali persistenti anche a cambiamenti enormi”.

Riferimenti: Alexander R. Schmidt, Saskia Jancke, Evert E. Lindquist, Eugenio Ragazzi, Guido Roghi, Paul C. Nascimbene, Kerstin Schmidt, Torsten Wappler, and David A. Grimaldi. Arthropods in amber from the Triassic Period; doi:10.1073/pnas.1208464109

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