Omero il geografo

La geografia dell’antica Troia descritta da Omero nell’Iliade è in accordo con i più recenti rilievi geologici. Lo sostiene, sulle pagine della rivista Geology, un gruppo di ricercatori dell’Università del Delaware, coordinati da John Kraft, che hanno esaminato in dettaglio la storia della morfologia dei luoghi in cui è ambientata la celebre opera, le cui vicende sarebbero da collocarsi intorno al 1250 a.C. Confrontando i risultati ottenuti con alcuni passi dell’Iliade, i ricercatori sono stati in grado di “ritrovare” alcuni dei siti descritti nel poema omerico. Le scoperte archeologiche inaugurate sul finire dell’Ottocento da Heinrich Schliemann fanno ritenere che l’antica Troia sorgesse sull’altura di Hisarlik, in Turchia, presso lo Stretto dei Dardanelli. Eretta verso il 3000 a.C., la città si trovava sulla costa di un’ampia insenatura, alla confluenza dei fiumi Scamandro e Simoenta. Nel tempo, tuttavia, i sedimenti depositati dai due corsi d’acqua hanno spostato la linea costiera dei Dardanelli di alcuni chilometri a nord, lasciando la città in secca. Gli scienziati statunitensi hanno rilevato questi cambiamenti tramite datazione con radiocarbonio dei fossili recuperati tra le colonne di sedimenti. Le analisi hanno così permesso di accertare dove, nelle diverse epoche, il terreno fosse una palude, una laguna salmastra o, prima ancora, un avvallamento interamente sommerso dall’acqua. (f.to)

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