Le balene killer, più conosciute come orche, rischiano di diventare i mammiferi più contaminati dell’Artide. Gli scienziati dell’Istituto Polare Norvegese lanciano l’allarme con una ricerca pubblicata da Science, sostenendo che le orche hanno raggiunto gli orsi polari nella triste classifica degli animali più intossicati dall’inquinamento. La causa risiede nell’alta concentrazione di prodotti chimici artificiali che le orche ingeriscono nei mari del Nord. I ricercatori hanno prelevato un campione di grasso dai cetacei nella zona di Tysfjord. L’analisi ha individuato la presenza di pesticidi, agenti chimici ritardanti, e PCB, sostanze usate in molti processi industriali. La situazione riflette le condizioni ambientali in cui vivono le orche: le acque norvegesi sono definite dai ricercatori “uno scolo chimico”, pericoloso sia per gli animali sia per i cittadini. In pericolo, infatti, è anche la salute di coloro che si cibano dei prodotti di animali contaminati dall’inquinamento. Le preoccupazioni riguardano soprattutto alcuni agenti chimici ritardanti che, al contrario di altri additivi, sono ancora legali. Per questo i ricercatori, chiedono un urgente intervento dell’Unione Europea per rafforzare la legislazione ambientale in tal senso. (a.c.)
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