Coppia in crisi? Ci pensa l’ossitocina

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(Foto via Pixabay)

Se il ruolo chiave dell’ossitocina nel creare un forte legame madre-neonato è ben definito, l’effetto di questo ormone nelle relazioni di coppia è meno compreso. I livelli di ossitocina, infatti, risultano elevati non solo in individui coinvolti in relazioni appena nate, ma anche nei momenti di crisi di coppia. Come si conciliano questi diversi aspetti?

L’ossitocina è un ormone che stimola la generosità e i comportamenti sociali; inoltre contribuisce a ridurre i livelli di ansia. Sulla base di questi effetti, secondo una delle interpretazioni correnti, nelle coppie in crisi il partner più “stanco” inizierebbe a produrre più ossitocina per aprirsi a nuove possibilità. Se così fosse, lo stesso ormone dunque servirebbe a creare legami ma anche a spezzarli. Per saperne di più ricercatori dell’Università del New Mexico (NMU) e dell’Università di Scienza e Tecnologia Norvegese (NTST) hanno condotto un test su 75 coppie americane e 148 individui norvegesi, riuscendo a riconciliare questa evidenza apparentemente contraddittoria in un articolo pubblicato su Hormones and Behavior.

Ai partecipanti al test è stato chiesto di rispondere ad alcune domande sulla loro relazione e di scrivere un breve testo per spiegare “in che modo il partner è connesso a loro nella relazione o in che modo vorrebbero lo fosse”. I livelli di ossitocina sono stati misurati nei partecipanti prima e durante il test e – come atteso – sono risultati in generale maggiori quando i soggetti si concentravano sulla relazione.

Ma è confrontando i livelli di ossitocina con le risposte al test che i ricercatori hanno notato qualcosa di molto interessante: È nelle coppie più sbilanciate, quelle in cui uno dei partner si sente più coinvolto e attivo nella relazione rispetto all’altro, che le differenze di ossitocina sono risultate maggiori. In altri termini, la percezione di una crisi di coppia sembrerebbe determinare un livello di ossitocina più elevato nel partner più trascurato.

I ricercatori della NMU e i loro colleghi norvegesi hanno interpretato i risultati del loro studio formulando un nuovo modello, battezzato “Identifica e Investi”: la produzione di ossitocina non sarebbe tanto legata al benessere della relazione, quanto alla sua vulnerabilità ed avrebbe un ruolo protettivo. Una coppia è all’inizio di una relazione è altrettanto fragile che una in crisi: in entrambi i casi l’ossitocina servirebbe a rafforzare il legame tra i partner. Nel caso di coppie già ben stabilite, l’ossitocina predisporrebbe a investire di più nella relazione, nel tentativo di superare la crisi.

Questa interpretazione spiegherebbe anche il ruolo dell’ossitocina nei rapporti tra madre e neonato: anche la loro relazione è in qualche modo vulnerabile, perché il neonato è fragile ha bisogno di molte cure ed attenzioni.

Riferimenti: Hormones and Behavior

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