I panda giganti che vivono in libertà nella riserva naturale di Wanglang, nel sud della Cina, non sono una trentina come si pensava, ma oscillano tra i 67 e i 72 esemplari. Questo il positivo risultato di un nuovo censimento condotto sulla popolazione di mammiferi da un gruppo di biologi guidati da Fuwen Wei, dell’accademia cinese delle scienze di Pechino. Vista la difficoltà di censire i panda mediante avvistamento in un territorio di alta montagna e ricoperto da una fitta vegetazione, i ricercatori sono ricorsi a un nuovo metodo, più accurato ed affidabile: tra il 2003 e il 2004, hanno setacciato la riserva, raccogliendo feci di panda. In laboratorio, le hanno poi classificate in base a 9 marcatori molecolari, assegnate come impronte digitali al proprio ‘genitore’. I risultati, pubblicati su Current Biology, hanno permesso di stabilire che nella riserva vivono più del doppio degli esemplari di panda di quanto si credesse. Le nuove stime, tuttavia, non dimostrano una crescita della popolazione rispetto ai dati del 1998, ma solo l’erroneità di questi ultimi. C’è comunque spazio per un cauto ottimismo rispetto al il futuro di una specie ad alto rischio di estinzione. (s.m.)
