Parchi senza barriere

Sono 135 in tutta Italia, le aree verdi progettate rispettando le esigenze delle persone disabili, promosse al test di accessibilità dell’indagine condotta da Cts e Legambiente nell’ambito del progetto “Parchi accessibili”, condotto col sostegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Gli spazi (sentieri, aree attrezzate, piste ciclabili) e le strutture (centri visite, musei, punti ristoro, foresterie) senza barriere architettoniche, per consentire l’accesso a tutti, compresi anziani e bambini piccoli, si concentrano in 46 parchi regionali distribuiti, però, in maniera non uniforme su territorio nazionale. Il Nord vanta, infatti, 27 parchi (il 42 per cento dei 64 presenti nell’area) con luoghi accessibili contro i 12 del Centro (il 44,4 per cento dei parchi presenti nel territorio) e i 6 del Sud (il 40% di quelli di Meridione e isole). Anche le modalità di intervento sono molto diverse: il Settentrione ha affrontato il tema della fruibilità dei parchi con soluzioni che tengono conto contemporaneamente delle diverse forme di disabilità (motoria, psichica e sensoriale), mentre al Sud, prevalgono interventi sporadici e poco coordinati. Attualmente le aree pilota che spiccano per la qualità del lavoro effettuato si trovano nel Parco del Mincio (Goito, MN), nel Parco di Monte Mario (Roma), all’interno dell’oasi dunale Torre di Mare a Paestum (SA) e nell’Orto Botanico dei Frignoli a Borgo di Sassalbo (MC). Il risultato dell’indagine è consultabile online sul sito www.parchiaccessibili.it dove è possibile scaricare la guida “Parchi senza barriere” e il manuale “Accessibilità e fruibilità delle aree protette”. (v.r.). (m.cap.)

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