Perché ci piacciono i quiz televisivi

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Come è possibile che milioni di spettatori si appassionino ogni giorno ai quiz televisivi, gioendo e rattristandosi insieme ai giocatori? Per i ricercatori del Cresa (Centro di Ricerca di Epistemologia Sperimentale e Applicata dell’Università Vita-Salute San Raffaele) il successo di questi show, da “Lascia e raddoppia” in poi, dipende dal meccanismo neuronale alla base del rimpianto, che si attiva anche se non siamo coinvolti in prima persona.

Lo studio, pubblicato su Plos One e svolto in collaborazione con l’Università di Parma, ha coinvolto 24 persone (12 uomini e 12 donne) sottoposte a risonanza magnetica per immagini. I partecipanti dovevano scegliere tra due possibili lotterie in cui erano messe in palio reali somme di denaro: ai partecipanti veniva svelato sia l’esito della loro giocata sia quello della lotteria rifiutata, in modo da innescare un ragionamento cosiddetto “contro fattuale”, in cui si immagina la conseguenza della possibilità scartata, provocando soddisfazione o rimpianto.

Fin qui niente di nuovo. L’originalità della ricerca sta  piuttosto nell’aver eseguito le scansioni non solo su chi di volta in volta scommetteva, ma anche sugli altri che assistevano, mostrando che, a livello neuronale, non vi è poi molta differenza. I risultati mostrano infatti che il circuito cerebrale alla base del rimpianto, che coinvolge la corteccia prefrontale ventromediale, il giro cingolato anteriore e l’ippocampo, si attiva anche in chi, non coinvolto in prima persona, è soltanto consapevole del rimpianto altrui.

“L’esperimento suggerisce che anche un’emozione complessa come il rimpianto, che scaturisce dal ragionamento, può ‘risuonare’ nel cervello di chi la vive in terza persona”, ha commentato Matteo Motterlini, docente di filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e direttore del Cresa: “Un risultato che mostra quanto sia speciale e complesso il particolare filo che ci lega agli altri, mediante il continuo rispecchiarsi delle loro esperienze nella nostra mente”. (a.d.)

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