Perché le tartarughe hanno il carapace

(Immagine: Artwork by Andrey Atuchin)

Sorpresa: il carapace delle tartarughe non è nato come struttura protettiva. Un gruppo di paleontologi ha infatti pubblicato su Current Biology uno studio secondo cui, in origine, il guscio sarebbe stato frutto di un adattamento evolutivo utile a scavare il terreno. Tra i ricercatori che hanno compiuto la scoperta figura Tyler Lyson, il curatore del Museo di Scienza e Natura di Denver (Stati Uniti), che ha commentato così: “Quando ci si domanda perché le tartarughe abbiano il guscio, la risposta sembra ovvia: per proteggersi. Ma così come le piume degli uccelli non si sono evolute inizialmente per il volo, i primi gusci di tartaruga non avevano scopo protettivo, ma servivano a scavare il terreno per trovare ristoro rispetto all’arido ambiente circostante, quello del Sud Africa, dove vivevano gli antenati delle attuali tartarughe”.

(Immagine: Luke Norton)

Da uno studio precedente, anch’esso pubblicato su Current Biology sempre dallo stesso Lyson, era già emerso che le tartarughe sono gli unici animali che hanno evoluto un guscio attraverso l’ampliamento delle costole e la loro successiva fusione con le vertebre. Adesso è stato scoperto che in origine quell’adattamento non serviva a proteggere l’animale.

(Immagine: Tyler R. Lyson)

L’origine evolutiva delle tartarughe è una questione che ha da sempre fatto discutere la comunità scientifica. La più grande scoperta in materia, finora, è stata il ritrovamento di numerosi fossili risalenti a circa 260 milioni di anni fa e appartenenti a un antenato evolutivo ormai estinto, l’Eunotosaurus africanus. I numerosi individui di questa specie sono stati rinvenuti nel Karoo, una regione arida dell’entroterra sudafricano, proprio da due degli autori dell’ultima scoperta, Roger Smith e Bruce Rubidge dell’Unversità di Witwatersrand a Johannesburg.

Ma il fossile che ha permesso di risolvere il mistero sull’origine del carapace è stato trovato da un bambino di 8 anni, Kobus Snyman, nella fattoria del padre nella provincia del Capo Occidentale, sempre in Sud Africa. Si tratta di un fossile è lungo appena 15 centimetri, che comprende uno scheletro molto ben preservato, con tutte le articolazioni presenti. Dalla sua analisi è emerso che l’allargamento delle costole per formare il primo abbozzo di guscio fornì all’Eunotosaurus la capacità di usare al meglio le zampe e gli artigli per scavare il terreno milioni di anni fa. “Voglio ringraziare il piccolo Snyman”, ha dichiarato Tyler Lyson, “perché senza il suo ritrovamento questa scoperta non sarebbe stata possibile”.

Flavio Alunni

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  • Questa è veramente una bella ricerca e scoperta, che dovrebbe insegnare molte cose,la prima fra tutte,come funziona veramente il DNA.

  • Penso che più importante ancora sia l'osservazione che i bambini sanno vedere meglio dei grandi

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